Le foto di Nobuyoshi Araki alla Fondazione Bisazza

Nobuyoshi Araki Le foto – Articolo di Giuseppe Saju

 

Non poteva esserci posto migliore della Fondazione Bisazza di Montecchio Maggiore, sempre attenta all’arte e al design contemporaneo, per accogliere gli scatti del celebre Nobuyoshi Araki. La mostra, chiamata semplicemente “ARAKI”, è curata da Filippo Maggia e presenta più di settanta fotografie, appartenenti a diverse serie.

Prima di accedervi, mi concedo qualche minuto per ammirare la collezione permanente della Fondazione, che offre intriganti installazioni firmate da designer provenienti da tutto il mondo, in linea con lo spirito dello storico brand made in Italy, rappresentato dall’onnipresente mosaico.

                                                          Nobuyoshi Araki

Sono pronto. Mi lascio dietro la gigantesca scritta “ARAKI” e c’è un microcosmo di pareti color indaco, nel quale scorgo subito le immagini per il quale il fotografo giapponese è meglio conosciuto: donne legate con una corda secondo l’antica arte del Kinbaku, spesso indossando il tradizionale kimono o svestite del tutto, dallo sguardo provocante o rassegnato per la perenne immobilità. Intorno ad esse, dei piccoli dinosauri di plastica, una sorta di alter ego dell’autore.
Anche se queste foto sembrano affermare il contrario, la donna è decisamente una delle sue più grandi passioni e ispirazioni quando lavora, e lo testimoniano innumerevoli libri pubblicati, tra i quali Hana Kinbaku e Bondages, serie presenti all’interno della rassegna.

Vita e morte sono temi ricorrenti in molte delle sue opere, soprattutto in Painting Flowers che, per l’appunto, mostra varie specie di fiori al massimo del loro splendore, o in fase di decadimento. C’è bellezza anche in una peonia appassita, il cui il colore rosa è ancora vivido e intenso, quasi a simboleggiare un forte attaccamento alla vita nonostante il suo status.

Sono disponibili anche due video: il primo è un cortometraggio con un’intervista ad Araki, il secondo un dietro le quinte del suo lavoro della campagna pubblicitaria realizzata per Bisazza nel 2009. Ne consiglio la visione, non portano via molto tempo e permettono di approfondire alcuni suoi pensieri e anche di vederlo in azione con i suoi strumenti del mestiere.

Una delle sue raccolte più recenti, Love on the Left Eye, è ispirata dalla perdita della vista dal suo occhio destro, avvenuta nel 2013. Tutte le fotografie le ha oscurate, colorandone il lato destro con un pennarello nero prima di stamparle. L’amore nell’occhio sinistro, la morte nell’altro. E’ davvero ammirevole come Araki riesca a trarre forza e creatività da questo brutto incidente.

Alla fine del percorso, fanno mostra di sé alcune delle fotografie esclusive di Araki per la campagna pubblicitaria di Bisazza, la stessa del video, che unisce in diverse istantanee i loro marchi di fabbrica, ovvero ragazze legate su sfondi o pavimenti in mosaico.

Non immaginavo di poter riflettere così a fondo solo guardando queste foto, specie se dall’altra parte c’è una persona che non vuole fare propaganda o lasciare messaggi filosofici attraverso di esse, ma semplicemente consuma rullini così come noi respiriamo, non può farne a meno.
Ci lascia entrare nella sua esistenza attraverso la sua macchina fotografica, mostrandoci tutto quello che ama, che prova, sia essa gioia o sofferenza. Pubblico o privato non fanno differenza per lui, attinge da tutto quello che ha intorno a se’ per creare. E’ il suo stile di vita, unico perché solo lui poteva documentare esperienze così intime come una luna di miele con sua moglie Yoko, o la sua degenza all’ospedale dopo il riuscito intervento di un tumore alla prostata.

L’unico, piccolo neo di questa mostra è l’assenza di un catalogo, che avrei comprato più che volentieri.
Una ragazza dello staff mi informa che ne esisteva uno, pubblicato in occasione delle foto esclusive di cui parlavo prima, ma che purtroppo non è stato più ristampato da allora.
Mi metto l’animo in pace per questo mio capriccio, ed esco con la gioia di aver conosciuto da molto vicino un genuino e instancabile artista che fa piacere che abiti nel nostro pianeta.

Informazioni Utili

Fondazione Bisazza
Viale Milano, 56
36075 Montecchio Maggiore
Vicenza Italia

Tel. 0444.707690
E-mail: info@fondazionebisazza.it
pressoffice@fondazionebisazza.it

“ARAKI”
Dal 21 settembre al 3 dicembre 2017
Da Mercoledì a Domenica 
Apertura ore 11 – 18
INGRESSO GRATUITO

Sito della Fondazione Bisazza

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