Star Wars – The Force Awakens – Recensione

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Over There vi regala le recensioni dei nostri collaboratori del nuovo Star Wars.

The Force Awakens:  Un commovente copia incolla

by Gigliola Foglia

“L’Attacco dei Cloni” (il titolo peggiore di sempre) l’avevo seguito col cuore a mille dal vivo, sul set lariano; “La Vendetta dei Sith” giorno per giorno via webcam sul sito ufficiale starwars.com. A “Il Risveglio della Forza” sono arrivata come a “La Minaccia Fantasma” o peggio, senza saperne assolutamente nulla, solo col patema che in mano alla Disney diventasse come il suddetto un rumoroso giocattolone per bambini, un interminabile videogame.
Ho voluto scrivere queste annotazioni senza leggere o sentire altre recensioni, a parte qualche inevitabile commento telefonico o via sms dagli amici.
La prima cosa che salta all’occhio e che mi sento di dire è stata: SEMBRA UN COPIA E INCOLLA. Anziché girarlo ex novo avrebbero potuto mettere assieme spezzoni dei film precedenti, ho pensato.  “Non mi sorprende, un’idea originale nel cervello di J.J. Abrams morirebbe di solitudine” è stato il commento asperrimo di un’amica trekker che non ha ancora visto il film ma confessa di detestare Abrams “per quello che ha fatto a Star Trek” (e spiega: “Si è costruito in TV, coi pregi e i limiti della cosa. Il suo limite è che ricicla, da tutta la vita. E’ un nerd che fa cose per i nerd, confezioni dignitose impacchettate per i fans; “Fringe” era un po’ più originale, e le prime stagioni di “Lost”, poi è partito per la tangente”). Naturalmente ognuno si prende la responsabilità delle proprie affermazioni. Personalmente propendo più per la spiegazione dell’esperto starwarsiano (primo traduttore e ora supervisore delle traduzioni dei libri di SW in Italia) che mi ha messaggiato “Hanno voluto andare sul sicuro raccontando una storia già nota” (o qualcosa del genere). Le varie posizioni del pubblico suppongo oscilleranno tra questi due poli. Spudorato riciclaggio o insistito omaggio.

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E mi spiego. Le ambientazioni e le atmosfere riprendono quelle dei pianeti già visitati negli episodi precedenti: Jakku sembra Tatooine, poi c’è un pianeta nevoso che richiama Hoth, poi un mondo di boschi che fa un po’ Dagobah e un po’ la luna boscosa di Endor… Gli scenari pure strizzano l’occhio in particolare alla Trilogia originaria: il locale della piratessa (che di per sé pare una versione femminile di Yoda) è una replica della Cantina di Mos Eisley (mentre l’esterno ricorda Naboo), l’interno della stazione spaziale del Primo Ordine è quasi identica alla Morte Nera, e così via. Vediamo, o rivediamo, personaggi di contorno che sono i medesimi oppure sono della stessa razza o assomigliano a creature già viste negli altri film in veste analoga (ma evidentemente alcune specie galattiche stanno coi ribelli, altre con l’Impero ecc.). Intere scene o almeno i loro incipit ricalcano alla grande alcune famose scene madri: l’incontro tra Han Solo e Kylo Ren avviene su una passerella sospesa sul vuoto dentro la stazione spaziale… quando Kylo Ren compare nel bosco sorprendendo Rey è identico alla visione che Luke ha di Darth Vader nella caverna di Dagobah…
Anche situazioni ed eventi si ripetono: il commercio di rottami e i ricchi cattivoni che fanno il bello e il cattivo tempo su Jakku (il cui nome di per sé pare un omaggio a quello della società di produzione di Lucas, un acronimo composto dalle iniziali dei tre figli adottivi J A K)… le frizioni tra i militari “puri” e gli adepti del Lato Oscuro della Forza… i prigionieri ribelli torturati nelle celle della stazione spaziale… il vecchio trucco di scappare fingendosi guardia e prigioniero… l’orfano/a lasciato/a su un pianeta ostile… l’apprendista Jedi che si ribella facendo un bel casino e il maestro che si ritira in solitudine in incognito… l’anziano amico di Leia che viene fatto fuori a inizio film e che sembra una replica di Ben Kenobi pure lui… il robottino depositario di dati segretissimi…
E poi ci sono le “frasi storiche”, come “Sia lodato il mio creatore!” di D3BO o “Ho un brutto presentimento” di Han Solo…
Insomma è un continuo ammiccare allo spettatore, come a dirgli: tranquillo, siamo sempre in QUELLA stessa galassia lontana lontana… la storia la sai..

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Un altro pensiero che mi sorge spontaneo: il film è SPIAZZANTE. E non solo per i puristi per i quali il cerchio (e quindi SW) si chiude con la morte e la redenzione di Anakin Skywalker. Tutti immaginavamo per i nostri eroi un “e vissero sempre felici e contenti”, Han che fa carriera nella Repubblica, lui e Leia inseparabili che crescono i loro gemelli, Luke impegnato ad addestrare una nuova schiera di Jedi… ebbene, no. Tutto a catafascio, di nuovo.
Terza osservazione: A TRATTI SEMBRA UN PO’ INVEROSIMILE. E tutti noi scrittori e recensori sappiamo quanto conti la “sospensione dell’incredulità” dello spettatore/lettore, specialmente nelle storie di per sé di fantasia. Il mondo immaginario dev’essere credibile e così i suoi personaggi e così la vicenda. E a rigor di logica pare un po’ forzato che sullo stesso sconosciuto pianeta si trovino: il vecchio amico di Leia con i dati per rintracciare Luke, la persona (Rey) in cui più potente scorre la Forza in tutto l’universo, e il Millennium Falcon… Ma dopotutto, già nel Guerre Stellari originario Ben Kenobi diceva che le coincidenze non esistono, per cui possiamo attribuire tutto ciò all’azione della Forza. Amen.
E che Han e Ciube si imbattano proprio nel Falcon che ha appena spiccato il volo, quando avrebbero potuto essere ovunque nell’universo… bah. Sarà sempre l’intervento della Forza. E come mai un soldato semplice alla sua prima battaglia, qual è Finn, sa alla perfezione com’è fatta la Stazione Starkiller e qual è il suo punto debole? Vabbè che Finn non è un clone, ma un giannizzero: un bambino rapito alla famiglia (evidentemente i cloni non sono più considerati affidabili, oppure è troppo dispendioso e difficoltoso farseli produrre?)… Ma il fatto che sia completamente umano non sarebbe una ragion di più per non fidarsi? Il soldato non deve sapere ma solo “credere obbedire combattere”, avrebbero detto nel secolo scorso.

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Ma è il maneggio della spada laser da parte di Rey e Finn che mi fa un tantino accapponare la pelle. Finn possiamo supporre abbia ricevuto un addestramento militare, inclusivo non della scherma con le lightsabers ma certo di qualcosa di analogo, e quindi se la può cavare. Ma che una ragazzina senza alcun tipo di addestramento, che non ha mai neanche visto una spada laser, possa scampare a un uomo addestrato prima da Luke Skywalker in persona e poi dal Lato Oscuro, e addirittura ferirlo… davvero la Forza deve scorrere MOLTO, MOLTO potente in lei.
Altra considerazione: Rey è bella e tosta, ma i tre maschi del film non mi “prendono” granché. Ai tempi del primo Guerre Stellari, quando avevo 12 anni, la schiera delle spettatrici si era divisa spontaneamente tra le estimatrici di Luke e quelle di Han Solo (e adesso il cuore accelera ancora alla comparsa dei due eroi di sempre)… qui non vedo delle gran personalità, per non dire fascino fisico. Di Poe Dameron sappiamo che è il miglior pilota della Repubblica ma sparisce a inizio film (dato per morto) e ricompare con un millisecondo di spiegazione verso la fine; Finn quantomeno ha i suoi rivolgimenti di coscienza e si dà un bel daffare per tutto il film, è umano, suscita le nostre simpatie; in quanto a Kylo Ren… a parte che non capisco questa sua smania di stare col Lato Oscuro, neanche con la nefasta venerazione per Darth Vader… ma a me sembra “un po’ esaurito”. Ogni volta che succede qualcosa che non gli va a genio, estrae la spada laser e sfascia tutto. Ire incontrollate che non sono sinonimo di grandezza né di cattiveria ma di scarso equilibrio. Insomma, mi pare un ragazzino frustrato e anche un po’ paranoico. Per carità, magari dev’essere proprio così… Rey lo inquadra pressoché al primo sguardo gettandogli in faccia ciò che pensa: tu hai una gran paura di non essere/diventare cattivo e potente quanto Darth Vader.

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Per me che sono digiuna dell’Expanded Universe (a parte aver tradotto alcuni capitoli dell’Enciclopedia di SW della De Agostini e il romanzo di James Luceno “Labyrinth of Evil” che comunque si svolge nei giorni immediatamente precedenti La Vendetta dei Sith), la sua vera identità è una rivelazione ma non una gran sorpresa, comunque non si capisce il perché della sua ribellione, al di là delle paturnie di qualsiasi adolescente. Ma a suo modo è un personaggio “amletico”, anche se parla col teschio non di un fedele servitore ma del grande Signore Nero dei Sith… (che tutti speravamo riposasse in pace.)
Il suo colloquio con il gran maestro oscuro Snoke ripete pari pari quello di Vader con l’Imperatore, quando viene annunciato che Luke “passerà al Lato Oscuro o morirà, mio padrone”, solo che in SW7 la parentela con chi dovrà morire viene subito dichiarata: rifare il giochetto della sorpresa (“Io sono tuo padre”…) sarebbe stato troppo sfacciato.
Insomma l’ORIGINALITA’ del film può essere proprio il “politically correct”: i massimi detentori della Forza sono una donna e un nero. (Ho sentito che un adepto del KuKluxKlan si è suicidato per questo, e il commento di chi me lo raccontava è stato: benissimo, mettetene di più di attori di colore nei film-cult…)
Il COLPO DI SCENA non è di certo l’uccisione che sancisce il definitivo passaggio di Ren al Lato Oscuro, perché quando finge di arrendersi e porge la spada, pur non sapendo l’antefatto ho capito subito cosa stava per succedere. Il colpo di scena, dicevo, può essere quando il cattivo si toglie la maschera e rivela un viso normale, non sfigurato (ma allora perché poco prima gli hanno detto “A te è successo di peggio”?). La banalità del male, direbbe qualche filosofo. Peccato che abbia un tantino la faccia da tonto (il recensore cinematografico del quotidiano di Como, incontrato per caso mentre facevo il banchetto natalizio di Medici Senza Frontiere, è sbottato senza pietà: “Sembra il fratello non truccato di Marilyn Manson”). Si voleva evidentemente dare una versione bruna dell’Anakin de La Vendetta dei Sith, peccato che l’attore non abbia un centesimo del carisma di Hayden Christensen: avete presente il suo viso d’angelo che diventa feroce e demoniaco in Episodio II quando per vendicare la madre massacra un intero villaggio di sabbipodi?
Sfregiato da Rey e andato “oltre il limite” con un’uccisione che potremmo definire rituale (e fa piacere che Leia ne diventi consapevole attraverso la Forza, come Kenobi nel primo film avvertì la morte degli abitanti di Alderaan), Kylo Ren riceverà ora dal maestro oscuro la sua vera consacrazione… diventando, supponiamo, sempre più simile al suo idolo, Vader. Vedremo nei prossimi film se sarà un cattivo credibile. Non basta per questo il dettaglio macabro (diciamolo: fortunatamente SW7 NON è un film per bambini) del letto di ceneri e del teschio col casco calcinato dal fuoco di Vader.

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In quanto alla ragazza… abbandonata piccolissima e sempre in attesa della sua famiglia… se si scoprisse alla fine una parentela con gli Skywalker sarebbe MOLTO, TROPPO sfacciato… Non importa che né Leia né altri finora abbiano dato segnale di “riconoscerla”: a Leia era stato apposto una sorta di “sigillo mentale” da parte dei Jedi, per nasconderla a suo padre (così viene giustificato il fatto che Vader non l’abbia riconosciuta neanche vedendola faccia a faccia mentre la torturava sulla Morte Nera); lo stesso potrebbe esser stato fatto a Rey, e sarebbe proprio la stessa storia che si ripete… Ma se Rey NON è una Skywalker, perché hanno scelto un’attrice praticamente identica a Natalie Portman com’era quando l’ho conosciuta io a 19 anni, e ancor più a com’era a 16 ne La Minaccia Fantasma? Perché non farle i capelli verdi o rossi e darle un viso diverso? (E perché, domanda importante, non ha mai un capello fuori posto neanche durante un duello per la sua vita?)

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Da tutto ciò potrebbe sembrare che il film non mi sia piaciuto. Al contrario: MI HA DATO EMOZIONI, e questo è l’importante. E’ commovente, ha una sua logica. E i momenti più commoventi per me sono stati l’abbraccio tra Leia e Rey, quando poi Rey prende il comando del Falcon insieme al navigatore di sempre… e proprio il finale, quando porge la spada al suo legittimo proprietario. Anche perché nella manovra di avvicinamento dell’astronave ho riconosciuto immediatamente gli Skellig, quelle isole rocciose d’Irlanda dove i monaci medievali si ritiravano in solitudine con la sola compagnia degli uccelli marini… E’ stato come se due settori importantissimi del MIO immaginario e del mio bagaglio culturale, cioè Star Wars e il mondo celtico medievale, si fondessero… E vedere Luke abbigliato proprio come Kenobi nel primo film, come un eremita penitente, sofferente, in un deserto finalmente diverso da quelli convenzionali, in uno scenario finalmente originale e diverso dai déjà-vu di tutto il film… è stato MAGICO.

 

The Force Awakens: Un viaggio tra passato, presente e futuro.

By Silvia Azzaroli

Non sono ancora a riuscita a recensirlo come vorrei per i siti per cui collaboro ma ci provo solo che per farlo bisogna tener presente alcune cose che mi sa che molti non conoscono su JJ.

JJ Abrams è fan di Star Wars da quando era bambino.

Tutte le sue opere sono pregne dell’opera di Lucas, compresa Fringe, la mia serie del cuore: ve ne abbiamo parlato anche di recente nell’omaggio che gli abbiamo fatto.

Ora non pretendo che tutti conoscano ogni opera di Abrams, neanche io le conosco tutte, però bisogna tener presente almeno che è fan di Star Wars con tutto quello che ne consegue.

Ho già spiegato che sono fan di vecchia data, da 31 anni circa.

Amo Star Wars visceralmente, ne conosco ogni singolo fotogramma, ogni difetto, ogni prego, ogni battuta, ogni personaggio. Sono cresciuta con la saga di Lucas e se scrivo lo debbo a lui e alla sua epopea.

Di tutte le cose che ho amato nell’infanzia Star Wars è l’unica che è rimasta con me.

Luke, Anakin/Vader, Leia, Obi-Wan, R2, C3po, Yoda, Han Solo hanno sempre vissuto accanto a me. Non mi hanno mai lasciato.

E con il tempo è arrivata con loro anche Padmé, personaggio troppo sottostimato, ma che io apprezzo tantissimo, Qui-Gon e Shmi.

Il regista californiano ha deciso di cederla alla Disney e non posso negare di aver tremato per questo. Per me Star Wars era finito nel 2005.

Anzi Guerre Stellari.

Quando però ho sentito che Lucas aveva scelto Abrams la mia curiosità si è svegliata.

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Amo Abrams. Fringe è la mia serie del cuore, come ho detto.

Non è perfetta. Ha tanti difetti e un finale privo di senso, però il modo in cui ha parlato degli universi paralleli e la relazione tra Peter e Walter Bishop mi hanno toccato nel profondo.

Ho seguito l’evolversi delle riprese di questo nuovo Star Wars, delle dichiarazioni e altro.

Ho imparato, con il tempo, a discernere tra pettegolezzo e reali dichiarazioni.

Lucas ha collaborato attivamente, non fatevi prendere in giro da queste stupide polemiche: quando ha ceduto la sua creatura nel contratto ha preteso che ogni cosa dovesse ricevere il suo avvallo prima di venire fatta. E Abrams è il suo fan più fedele.

The Force Awakens non è un film perfetto, non è un capolavoro, ha sicuramente delle pecche, tra cui le troppe citazioni alla trilogia classica e il fatto che Finn usi troppo in fretta la spada laser.

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Tuttavia non ricalca la trama dei tre film della “sacra trilogia” né di quella dei prequel, è semplicemente un frullato dell’esalogia in alcuni frangenti, un frullato ben amalgamato per me.

Non tutto funziona come ho detto.

Ad esempio sarebbe stato meglio spiegare meglio nel film cosa sono i cavalieri di Ren (non sono sith, sono persone che venerano il lato oscuro, però non hanno le conoscenze dei sith) e perché la Repubblica abbia deciso di non armarsi per evitare gli errori della vecchia, ovvero l’esercito dei cloni con tutto ciò che ne venne fuori.

Alcune cose, per me, funzionano, tipo l’entrata in scena di Rey è un rimando a come entra Anakin in scena ne La minaccia fantasma, parla pure in un lingua straniera, come lui.

La trama di questo film è la ricerca di Luke, l’eroe mitico della resistenza, auto-esiliatosi dopo quanto è avvenuto a Kylo Ren.

Quando sono andata al cinema ho cercato di sgombrare la mente da ciò che sapevo o pensavo di sapere e sono riuscita a godermi lo spettacolo.

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Non posso negare di aver pianto in alcuni momenti.

E’ un film piacevole, avventuroso e nostalgico, che rimanda al passato e ci proietta al futuro.

La nascita del primo ordine la trovo sensata ahimè: la repubblica era traballante e appena nata e non era credibile che tutto quello che c’era dell’impero fosse stato spazzato via con la distruzione della seconda morte nera. Solo, ribadisco, spiegare un po’ di più non avrebbe guastato.

Trovo affascinante l’idea che Kylo Ren sia ammaliato dalla figura del nonno, ci terrei però che ci fosse dietro una seconda motivazione, più solida, dietro la sua ribellione. Driver mi piace, rende bene l’adolescente rabbioso e insicuro. Sbagliato attendersi un nuovo Vader.

A proposito del personaggio di Kylo Ren/Ben Solo credo sia giusto sprecare qualche riga in più.

So bene che potrebbe essere solo qualcosa di mal riuscito, lo so bene.

C’è questa possibilità.

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Tuttavia siamo ancora all’inizio e mi permetto di azzardare un’ipotesi: durante il film Leia si cruccia per averlo cacciato. Potrebbe essere il senso di colpa tipico dei genitori, che pur avendo fatto il possibile, si ritrovano un figlio criminale, ma potrebbe essere davvero in parte responsabilità di Leia. Sottolineo in parte.

Una delle tematiche molto care ad Abrams è che non esistono persone buone o cattive, ma è sempre questione di scelte, giuste o sbagliate, che ci si ritrova a fare in circostanze molto difficili. Ben potrebbe aver compiuto questa scelta orribile perché a sua volta la madre ha commesso una scelta sbagliata, in assoluta buona fede.

E questa potrebbe essere una bella critica alla società di oggi dove i genitori, pur facendo l’impossibile, a volte caricano di aspettative esagerate i figli.

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Chissà. Spero davvero che la frase di Leia possa avere un senso.

Ho apprezzato non poco l’evoluzione di Han Solo, io che non sono stata una sua grande fan, mi piace come gli abbiano fatto credere nella Forza senza snaturarlo e ci sta la sua crisi con Leia: l’addio di un figlio purtroppo manda in crisi i genitori, figuriamoci con una motivazione del genere. Il loro ultimo dialogo mi ha commosso.

E la morte di Han mi ha straziato. JJ ha avuto coraggio a farlo fuori.

Adoro anche Leia, è sempre la stessa donna tosta di un tempo, pur avendo nel cuore un grande dolore e un forte senso di colpa, che sia motivato o meno, è presto per dirlo.

Luke con un solo sguardo mi ha spezzato il cuore e mi ha fatto ritornare bambina.

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La bambina che è sempre rimasta ammaliata da lui, dal suo fascino ingenuo, dalle sue stupidaggini, dal suo cammino da ragazzino a uomo, che è il cammino di ogni essere umano.

Rey, sì lo so, sembra saper fare tutto, ma continuo a sostenere che lei sia tra gli allievi di Luke (sicuramente la più dotata e credo sia anche una Skywalker, da parte di padre) e sia stata messa al sicuro dal grande eroe, che, in qualche maniera, ne ha “disattivato” i poteri, portandola su Jakku e poi facendo in modo che la spada laser reagisse al suo contatto, risvegliandola.

Magari mi sbaglio eh, non voglio dare per scontate certe idee, anche se a me pare proprio il tipico modus operandi di Abrams, che cita se stesso.

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So che alcuni l’hanno considerata in odore di Mary Sue, ne convengo che il rischio c’è, però ecco ho apprezzato non poco l’idea di farle rifiutare la Forza e fuggire al suo destino di prescelta, terrorizzata. Se non è umano questo.

E’ bella l’idea di un messia anzi di una messia riluttante, di nuovo Abrams riprende se stesso, vedere Peter Bishop di Fringe e ricorda anche Kara “Starbuck” Thrace di Battlestar Galactica.

Finn è un simpatico bugiardo, soprattutto all’inizio, quando lascia il primo ordine, però non sa dove andare e lentamente prende coscienza che deve scegliere.

Come per Rey e Ben/Kylo siamo in fase embrionale, però ho apprezzato che non sia stato qualcosa di totalmente repentino. All’inizio scappa perché sconvolto dalla violenza, in quanto come soldato non si sente in grado di uccidere dei civili, poi va oltre.

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Poe, pur essendosi visto poco, mi ha divertito e spero di vederlo di più. Io personalmente, ci ho rivisto più il giovane idealista Luke di Una Nuova Speranza, non solo la spacconaggine di Han Solo.

BB8 è delizioso e la resurrezione di R2 mi ha toccato.

In conclusione voto 3 stelle su 5.

Non un capolavoro, ma un nuovo piacevole inizio, che spero ci porterà lontano.

The Force Awakens: L’irresistibile fascino dell’impossibile.

di Maria Pia Leone

C’è una linea di demarcazione netta tra chi guarda al genere Fantasy con gli occhi di un sognatore e chi invece si ostina a voler trovare una logica razionale in un Genere che di logico ha ben poco. Se ne deduce che se guardi STAR WARS con gli occhi del Vulcaniano Mr. Spock, difficilmente troverai qualcosa di cinematograficamente interessante, narrativamente magico e singolarmente rivoluzionario nel settimo capitolo della Saga più famosa, longeva e amata del mondo. STAR WARS non è logica; è istinto creativo elevato all’ennesima potenza; e il solo modo per goderne appieno è abbandonarsi all’irresistibile fascino dell’impossibile. Sapientemente contaminate da agganci alla vita comune, all’epopea dei samurai, alla magia delle favole, le storie di STAR WARS ammaliano con ambientazioni “vissute” e riflettono l’eterno conflitto tra Bene e Male, esaltandole attraverso la lotta tra l’immobilità altruista dei Jedi e la passione egoistica dei Sith. Per me, che seguo GUERRE STELLARI dall’autunno del 1977, quando sedicenne vidi per la prima volta il film che oggi chiamiamo “Una Nuova Speranza” in un cinema di periferia stracolmo di giovani e adulti assetati di magia, STAR WARS è sempre stato l’iconico inno alla pace e alla compassione celebrato nell’utopistica sconfitta della tirannia che tutto corrompe tra i potenti e nulla concede ai più deboli. STAR WARS è la fiaba che ti spalanca gli occhi sul mondo reale attraverso la storia fantastica degli eroi solitari che vivono il suo mondo;… lascia l’amaro in bocca e grida al cuore che il male è ovunque;… e nonostante tutto accende la speranza che un equilibrio sia possibile attraverso il superamento degli assoluti in cui ci barrichiamo nel forsennato desiderio di controllo.

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Le due Trilogie precedenti, Classica e Prequel, ci hanno ampiamente mostrato la fallibilità di questo “Controllo A Tutti I Costi” tanto bramato, e la tragedia scaturita dalla cecità e mancanza di freni inibitori. Cos’altro potrà raccontare la nuova Trilogia Sequel, se non il ripetersi in chiave moderna di conflitti mai risolti e antichi come il mondo ? Vista così, sembrerebbe che nulla di quanto mostrato in “il Risveglio Della Forza” possa dirsi al sicuro da ovvietà e scaltre citazioni: STAR WARS omaggia se’ stesso, da’ una bella shekerata al suo universo e ci serve una storia in salsa rivisitata per la gioia dei fanciulli di ogni età. Non ho ben capito se a dar più fastidio sia il successo su scala globale del film, o il fatto che Disney-Lucasfilm-Abrams abbiano puntato allo Scacco al Botteghino, alla Critica e ai sapientoni dei fan club… e ci siano riusciti. Dopo la Prima Mondiale, i detrattori si sono chiusi in un mutismo irreale… 96 ore d’interminabile silenzio meditativo… Solo per riprendersi dallo shock di aver visto un film straordinariamente potente e constatare le ottime recensioni ricevute;… e poi iniziare a vomitare fango ad oltranza FINGENDO di non aver capito il senso di questo Risveglio… Perché è più facile restare attaccati come cozze al sicuro scoglio dell’Universo Espanso ormai obsoleto, piuttosto che aprirsi alla naturale evoluzione della visione rivoluzionaria di STAR WARS. Sono spuntati dal nulla Buchi di Trama inesistenti, accuse di copia-incolla ridicole e attacchi cattivi ad attori e personaggi. Prendere per buono tutto ciò significherebbe fare un torto alla storia e accettare che qualunque film è un copia-incolla dei film dello stesso Genere che lo hanno preceduto. Con questa logica si sosterrebbe che storie epiche come ‘Il Signore Degli Anelli” o “MATRIX” o anche “I Pirati Dei Caraibi”, i vari Western da “Ombre Rosse” a “Sentieri Selvaggi” a “Balla Coi Lupi”, gli spy stories della serie 007 o gli adventure stile Indiana Jones o La Mummia e via proseguendo di Genere in Genere… e perfino l’Iliade e l’Odissea… sarebbero essenzialmente copia-incolla di se’ stessi !!! Ma per favore !

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La realtà è che Storie dello stesso Genere si muovono inevitabilmente su canoni identici, rincorrendosi attraverso corsi e ricorsi narrativi. STAR WARS: Il Risveglio Della Forza non fa eccezione alla regola. In più la caratterizzazione del suo universo è estremamente particolare e riconoscibile; il che restituisce allo spettatore la sensazione forte di trovarsi davanti a un mondo familiare, ma non per questo copia di se’ stesso. La sua trama originale è perfettamente inserita all’interno del contesto narrativo che identifica La Saga di STAR WARS La storia è il naturale proseguimento dei film che lo hanno preceduto. Ai protagonisti storici Luke Skywalker, Leia Organa ed Han Solo (che ritrovano nel doppiaggio italiano i nomi originali, benché resti la pronuncia errata del nome di Luke = Liuk !!!…) vengono affiancati i veri protagonisti di questa nuova Trilogia Sequel. Giovane, rampante e tosta, la nuova generazione di eroi targata STAR WARS propone un quartetto singolarmente potente e ben caratterizzato; talmente diverso dagli eroi della Trilogia Classica e Prequel da puntare dritto al nocciolo della questione e sfoggiare personalità non solo determinate, ma sfaccettate, fragili, spaventate dal peso della responsabilità e tormentate. È soprattutto il confine tra Luce ed Oscurità a muoversi e sorprendere, rimescolando di continuo le carte sotto gli occhi increduli dello spettatore.

Star Wars: The Force Awakens Ph: Film Frame ©Lucasfilm 2015
Star Wars: The Force Awakens
Ph: Film Frame
©Lucasfilm 2015

“C’è stato un risveglio nella Forza. L’hai sentito ?” Con queste parole comincia l’interrogatorio di Snoke, Leader Supremo del Primo Ordine, al guerriero oscuro Kylo Ren,… dopo che il giovane apprendista ha messo a ferro e fuoco un villaggio sul remoto Jakku e fallito il recupero della mappa che doveva portarlo al rifugio segreto di Luke Skywalker: suo zio ed ultimo Jedi sopravvissuto al massacro del Tempio,… quando smise di essere Ben Solo e si volse al Lato Oscuro col nome di Kylo Ren. Snoke vuole accertarsi che il giovane apprendista sia all’altezza del compito, quando l’attacco alla Repubblica verrà lanciato… E che non abbia remore quando si troverà di fronte a suo padre, un alto ufficiale della Resistenza: il Generale Han Solo.

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La furia cieca di questo ragazzo dalla personalità tormentata ci viene presentata senza filtri nell’intensa interpretazione di Adam Driver. Il suo fato sta per compiersi trent’anni dopo la Battaglia di Endor, mentre venti di guerra sferzano ancora la galassia e l’ombra del Lato Oscuro incombe sulla giovane Repubblica. Ben manifesta un interesse pericoloso verso Darth Vader: la Natura Oscura della Forza abbracciata e poi rinnegata in punto di morte da Anakin Skywalker, suo nonno. In un certo senso è come se stessero percorrendo la stessa strada di dolore, ma partissero da posizioni diametralmente opposte. Anakin, altruista, generoso e testardo, lotta per scacciare da se’ l’Oscurità a cui fatalmente finirà col soccombere a causa del suo attaccamento all’amore;… Ben, da contro, accetta ed esalta la propria Natura Oscura, ammira Vader e le sue gesta, vive nel tormento di non esserne all’altezza, e tenta invano di esorcizzare la Luce che sente ancora in se’… Un primo assaggio della sua potenza implacabile lo abbiamo quando nel villaggio di Jakku dato alle fiamme dai suoi assaltatori isola letteralmente a mezz’aria il colpo di blaster destinatogli dall’agente della Resistenza Poe Dameron… al quale Kylo Ren violerà la mente in un interrogatorio di telecinesi straziante, strappandogli con la forza l’informazione che brama: il luogo in cui è custodita la mappa per arrivare a Luke Skywalker. Il droide astromeccanico BB-8.

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Ma Kylo Ren non è solo forza distruttiva; la sua fragilità si rivela nelle esplosioni d’ira per il non saper ancora essere all’altezza di suo nonno;… per il sentirsi ancora sotto esame e per questo non pronto a ricevere la fiducia di Snoke;… nell’implorazione alla maschera ddi Vader, deformata trent’anni prima dal fuoco di una pira funeraria, affinché gli dia la forza di finire ciò che egli ha cominciato… Un tormento senza fine che porta il giovane Solo ad inseguire la mappa nascosta in BB-8 fino al castello di Maz Kanata sul pianeta Takodana , dove trova sul suo cammino la dolce e tosta Rey… la cui serena bellezza non osa intaccare, ma che rapisce portandosela via di peso tra le braccia, svenuta, a bordo dello Stardestroyer;… sotto lo sguardo impotente di Han Solo, che guarda suo figlio allontanarsi sapendo di non avere più il potere di fermarlo. Il tutto mentre Poe Dameron rispunta fuori dopo essere precipitato è scomparso su Jakku all’inizio del film, ed interviene al comando di uno stormo di Ala-X per ricacciare l’Impero nello spazio profondo. Dopo la battaglia, un vascello con le insegne del Comando della Resistenza plana proprio davanti a Solo: ne esce preceduta da una scorta numerosa la Principessa Leia Organa, ora Generale della Resistenza. L’incontro tra i due è fatto soprattutto di sguardi e di silenzi interrotti soltanto dalla proverbiale è inopportuna logorrea di C-3PO. Si capisce che i due si amano, ma la vita li ha portati su strade differenti e lontane, e le occasioni per vedersi di sono diradate; non era questo il futuro che avevano immaginato per loro dopo Endor. Poi inaspettatamente Han lo dice in un sussurro:… “… L’ho visto…” Si percepisce in entrambi un dolore troppo grande per il figlio che hanno perduto e che ora combatte contro di loro.

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Leia Organa però non si concede che un breve istante a quel dolore. “Non avremmo dovuto allontanarlo.” Il senso delle parole non è chiaro. Che vuol dire ALLONTANATO ?!? Hanno mandato un ragazzo troppo inquieto a studiare al Tempio Jedi per insegnargli la disciplina ?!?… Lo hanno allontanato quando il ragazzo ha fallito ?!?… Dopo che si è macchiato di un tradimento orrendo ?!?… È questo che ha causato la loro separazione ?!?… Impossibile stabilirlo. Si tratta di verità che verranno rivelate nei prossimi episodi. Per ora la priorità del Generale Organa e quella di fermare l’aggressività del Primo Ordine: la Base Starkiller va distrutta, anche a costo di uccidere suo figlio; e Han Solo di offre volontario per andare a piazzare le cariche esplosive che apriranno una breccia nel sistema di difesa della Base. Una missione rischiosa che potrebbe non prevedere il ritorno; un rischio che Han Solo ha messo in conto perché è stanco di correre rischi inutili solo per cercare di dimenticare suo figlio. E intanto continuano a non esserci tracce di Luke, ed il suo droide R2D2 si è messo in standby da anni, dopo il rientro alla base senza il suo padrone. Tutto quanto Leia osa chiedere al suo meraviglioso uomo è un sommesso “… Se lo vedi, riportamelo…” sussurrato poco prima della sua partenza. E come ignorate la richiesta di una madre ?… Han l’abbraccia; potrebbe essere l’ultima volta; ma farà tutto quanto in suo potere perché Leia riabbia suo figlio. Non importa quanto costerà a se stesso. Credo sinceramente che questo sia uno degli adii più toccanti della Storia del Cinema dopo GHOST, perché sappiamo che se Han dovesse avvicinare Ben quasi certamente resterebbe ucciso.

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Non è piaciuto l’interrogatorio di Kylo Ren su Rey. Quel suo togliersi la maschera davanti a lei e su sua provocazione, rivelando i tormenti e le emozioni che lo attanagliano, è stato interpretato come una fragilità eccessiva per un giovane già macchiatosi di crimini orrendi. Non è stato gradito neanche il doppiaggio italiano di questa scena, con quella voce così giovane e tanto diversa dal timbro originale ed importante di Driver; eppure questa differenza ha sottolineato una volta di più che l’uomo dietro la maschera di Kylo Ren è più giovane e indifeso di quanto si pensi. Sarà la prigioniera Rey a leggere per noi nella sua mente la frustrazione di non essere degno del nonno e il tormento di non riuscire a liberarsi della Luce. In cuor nostro speriamo che forse Han Solo ha una possibilità di farcela… Na quando Kylo Ren si toglierà nuovamente la maschera di lì a poco davanti a suo padre Han Solo, che tra gli ambienti sconfinati della Base Starkiller gli va incontro deciso a riportarlo a casa, Ben lo ascolterà unicamente per ingannarlo, farlo avvicinare ed ucciderlo a tradimento… compiendo l’abominio che crede lo consegnerà definitivamente al Lato Oscuro. Sfortunatamente per lui, l’ultima carezza di suo padre vanifica probabilmente il suo sforzo. Il Lato Oscuro impone la rinuncia ad ogni qualsivoglia sentimento e debolezza. Dopo l’assassinio del padre, Kylo Ren viene incredibilmente ferito dalla balestra di un Chewbacca estremamente minaccioso… Il che prova che il ragazzo è scosso… Di fronte a lui c’è Rey, terrorizzata da quanto ha appena visto. Oltre lo spazio e attraverso la Forza, Leia Organa percepisce la morte di Han e si accascia su se’ stessa come colpita a morte.

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Il cammino di Rey s’incrocia con la strada di Kylo Ren quando la giovane cercatrice di parti meccaniche tra i relitti insabbiati nel deserto di Jakku soccorre il piccolo BB-8 finito nella rete di un malintenzionato. Il droide è “ricercato” dal Primo Ordine a causa della mappa che custodisce, e Ray finisce sotto il fuoco incrociato dei caccia TIE imperiali quando il rigattiere a cui ha portato i pezzi di ricambio da barattare con cibo riconosce BB-8 e lo segnala a chi può ricompensarlo per l’informazione… Gli effetti della caccia al droide scatenata dalle truppe di Kylo Ren sono devastanti per il piccolo avamposto commerciale. Per salvarsi la vita, Rey trascina BB-8 e Finn, un sedicente pezzo grosso della Resistenza capitato li per caso dopo aver disertato dal Primo Odine, a bordo di un vecchio mercantile in disuso dall’agilità meccanica incredibilmente in stato di grazia… E che i fans di vecchia data riconoscono istantaneamente essere il Millennium Falcon. L’abilità da pilota di Rey fa la differenza nel l’inseguimento al cardiopalma tra i relitti insabbiati di Jakku, e prosegue nello spazio aperto, dove Rey lancia il vascello oltre lo Stardestroyer di Kylo Ren compiendo il salto a velocità-luce… E dove il Falcon viene intercettato da un grosso mercantile ai comandi del contrabbandiere Han Solo, ormai allontanatosi dai ranghi militari della Resistenza e nuovamente alle prese con gli “affari” di sempre e i creditori di turno. È un Han Solo invecchiato e disilluso l’uomo ancora affascinante che, informato da Finn sulla missione di Dameron, mostra ai giovani il contenuto della mappa in loro possesso spiegando che è incompleta e confermando le storie che girano come leggende vecchie di trent’anni sulla Guerra Civile, i Jedi e Luke Skywalker…

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Ho letto molte contestazioni in merito al fatto che Han Solo si sia miracolosamente trovato al posto giusto e nel momento giusto quando ha intercettato il Falcon nell’iperspazio. Fa storcere il naso anche il come mai Han si riprenda il pezzo di ferraglia proprio ora, dopo aver lasciato per anni che il vascello gli fosse prima impunemente rubato e poi passato di mano in mano fino all’ultimo proprietario su Jakku. Ma più importante ancora, lascia basiti il fatto che Solo punti il Falcon verso il quartier generale della Resistenza, avendo cura di far tappa dalla vecchia amica pirata Maz Kanata, dove Rey viene attirata da voci remote verso un forziere in cui è custodita la lightsaber di Luke ed Anakin Skywalker !!! Appare evidente che chi contesta questi passaggi NON È un fine conoscitore di STAR WARS. Chi è ben addentrato nell’universo della galassia lontana lontana intuirebbe che il vecchio mercenario ed ex Generale Han Solo potrebbe agire oltre le apparenze ed essere parte consapevole di un progetto più grande: il possibile Piano di Luke Skywalker per riportare indietro Ben Solo e liberare la galassia dal Primo Ordine. In quest’ottica, le coordinate del Falcon potrebbe averle ricevute proprio da Luke; e il furto del mercantile poi stanziato su Jakku potrebbe essere parte dello stesso Piano.

Tessere di un puzzle che si sta appena componendo. Non buchi di trama.

E neanche casualità imbarazzanti. Avendo scelto di saltare l’infanzia e l’adolescenza dei giovani protagonisti per non incorrere in lungaggini, JJ Abrams ha chiaramente dovuto sacrificare fatti e spiegazioni che verranno approfonditi in flashback nei prossimi film.

Grosse contestazioni anche sulle premature capacità Jedi di Rey e la lightsaber brandita da Finn.

• Punto Primo: Rey viene chiaramente riattivata alla Forza nei sotterranei del castello di Kanata., quando impugna per la prima volta la lightsaber di Anakin e Luke Skywalker. Il fatto che la getti via spaventata dalle visioni dolorose del suo retaggio, del suo abbandono su Jakku e del suo futuro non vuol dire che il contatto con la spada sia stato interrotto. Stiamo osservando un’evoluzione nella tecnica di addestramento Jedi evidentemente concepita da Luke ed Anakin Skywalker per gli iniziati alle vie della Forza. È a tutti gli effetti il Risveglio di Rey nella Forza; e dunque è più che logico osservare l’accrescere dei poteri Jedi di Rey sotto ai nostri occhi increduli e sotto gli occhi di Kylo Ren,… che evidentemente conserva un ricordo di lei da bambina e forse piccola apprendista Jedi… Se questo fosse vero, resta da capire quale legame affettivo impedì a Ben Solo di uccidere la piccola Rey all’epoca del massacro nel Tempio Jedi di Luke Skywalker… Quello stesso legame affettivo ora coinvolge emotivamente Kylo Ren e gli impedisce concretamente di ucciderla durante il duello finale.

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• Punto Secondo: Finn impugna la lightsaber affidatagli da Maz Kanata per Rey e da inizio allo scontro finale contro Kylo Ren. È falso. Finn impugna la spada solo per minacciare Ren, che ha usato la Spinta di Forza su Rey per stordirla e spingerla svenuta nella neve. Finn non combatte, si limita soltanto a parare i terribili colpi inferti dal guerriero oscuro per toglierlo di mezzo. Kylo Ren vuole Rey e la sua abilità; e Finn è l’ostacolo che si frappone tra lui e la ragazza. Per questo lo massacra e quasi lo uccide. Rey rinviene appena in tempo per impedirglielo, afferrare al volo la lightsaber di Luke rimasta incustodita nella neve ed ingaggiare con lui il vero duello finale;… quello in cui Kylo Ren arretra sotto i colpi potenti di Rey. Lei sembra posseduta da una forza che non le appartiene, implacabile e devastante come Anakin Skywalker, potente e compassionevole come Luke Skywalker. Kylo si offre di completare il suo addestramento nelle vie della Forza, ma Rey lo scaccia… disgustata dalla sua crudeltà. La voragine che si spalanca tra i due, mentre il pianeta-base Starkiller crolla su se stesso, mette fine al duello. Kylo Ren si ritira. Ha fallito di nuovo. Rey viene recuperata con Finn da Chewbe a bordo del Falcon. Qualche giorno dopo Rey saluta il suo nuovo amico ex-assaltatore Finn.

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Il ragazzo è ancora in coma per le ferite riportate nello scontro contro Kylo Ren. Ma R2 è uscito dalla modalità standby ed ha fornito il pezzo mancante della mappa che porta a Luke Skywalker. Sempre più sola, Leia Organa autorizza la partenza di Rey per il remoto tempio Jedi.

C’è stato un risveglio nella Forza. C’è stata un’evoluzione, rapida e potente, per addestrare apprendisti in tempi difficili.

La Prescelta è Rey. Al suo arrivo al Tempio, con R2 e Chewe a bordo del Falcon, Rey trova ad attenderla la figura severamente appagata di Luke Skywalker. Il Maestro Jedi la sta aspettando. C’è tanto dolore su cui ragionare; c’è un addestramento da completare, un figlio che ha smarrito la strada da riportare a sua madre e un potente Jedi da ricondurre alla luce. È poi c’è il Primo Ordine col suo leader Oscuro Snoke, da disarmare e dissolvere. La spada che Rey gli porge non è più sua da decenni. Appartiene a a lei, ora: se l’è guadagnata sul campo. Il nuovo Ciclo può cominciare. C’è solo evoluzione.

Che la Forza sia con noi.

 

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3 commenti

  1. Mamma mia, che gran belle recensioni che leggo!
    Vi scorgo tutta la passione per Star Wars, passione che non è a-criticismo che accetta tutto a testa bassa, ma che anzi è saper cogliere quegli aspetti buoni ed anche quelli che lasciano più perplessi, analizzandoli a dovere.
    Bravissime, tutte!

    1. grazie Chiara!

    2. Grazie Kia ^_^ . Ho fatto il possibile per essere imparziale senza tralasciare la mia passione per Star Wars!

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