Paullo, manifestazione, molti amici, molto amore

Molti amici, molto amore – contro la retorica dell’odio

Oggi a Paullo (Milano), alle 19.30, in Piazza della Libertà, inizialmente doveva essere in Via Vigna del Ronco ma è stata spostata per ragioni di sicurezza pubblica, vi sarà una manifestazione per protestare contro il crescente clima di odio e intolleranza, innescato dalle dichiarazioni del ministro dell’interno Matteo Salvini e dai suoi supporter che si sono permessi di minacciare di morte il procuratore di Agrigento che indaga su di lui, facendogli recapitare un proiettile.

Nel sito raramente facciamo politica attiva, la facciamo attraverso l’altro lato della medaglia, promuovendo la cultura in tutte le sue forme.
La cultura quella vera. Quella che fa pensare ed evolvere. Perché questo significa cultura.
Abbiamo deciso di appoggiare questa manifestazione per varie ragioni.
La prima è che troviamo bellissimo che un piccolo paese di provincia voglia far sentire la sua voce in questo difficile momento storico.
Si è spesso sentito dire, con ragione, che la sinistra debba ripartire dal basso, dai quartieri, dalla provincia e questo può essere un primo passo.
Ne siamo convinte perché conosciamo le persone che l’hanno organizzata e l’impegno che vi hanno profuso. È qualcosa di sincero, che nasce dalla parte migliore della gente e dalla voglia di capirsi anche per le differenze, perché la diversità è un dono.
La seconda è che qualunque possa essere l’ideale che muove certe persone sostenitori del ministro, non tolleriamo minimamente che si possa arrivare alle minacce verso chi sta facendo il suo dovere. Un giudice non è un politico, non è un supporter, è una persona che indaga sui crimini. Di chiunque. Per usare le parole del Presidente della Repubblica Mattarella: “Nessuno è sopra la legge.”
Una manifestazione contro un odio che non si ferma neanche di fronte alla morte e al rispetto che sarebbe necessario portare ai defunti, ma notizie recenti ci hanno mostrato che questo non esiste.
Siamo felici che finalmente qualcuno si muova per dire “noi non ci stiamo in questo clima di odio.”
Una parola usata troppo spesso con significato dispregiativo è “buonismo.”
Le persone che hanno organizzato questa manifestazione vogliono ribadire che non esiste il buonismo, esiste essere umani, essere empatici l’uno con l’altro. Perché siamo tutti umani, tutti quanti soffriamo fondamentalmente gli stessi dolori e gioiamo per le stesse cose.
E stare insieme per uno scopo nobile fa parte dell’essere umani.
Perché, come diceva Giorgio Gaber: “libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione!”
Trovate le info dell’evento qui

 

Articolo redatto da Silvia Azzaroli e Simona Ingrassia 

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