Storia e poesia nel romanzo di Marco Milani

Può un pesco fiorire in inverno?

Può un amore vivere nell’ombra e durare in eterno?

Sono le domande a cui risponde L’inverno del pesco in fiore di Marco Milani.

Questo romanzo dal titolo particolare e anche un po’ poetico è la storia della famiglia Bondoli di Ladispoli e ripercorre un lasso di tempo molto lungo, dal 1895 in poi, per tutto il secolo breve.

Cento anni di storia italiana partendo da un piccolo episodio in Cina durante la “Guerra dei Boxer”, la rivolta contro l’influenza straniera colonialista, per la quale furono inviati contingenti militari armati da diverse parti d’Europa, e anche dall’Italia.

Proprio in queste circostanze si incontrano Ernesto e Mario, i quali stringono un’amicizia fortissima, cementata dalla guerra e dalla lontananza da casa.

Ernesto Bondoli ha con sé la fotografia della sua famiglia che lo rasserena ogni notte che passa in bianco per la paura di morire. La mostra continuamente all’amico, descrivendogli dettagliatamente i personaggi presenti e le loro storie.

Mario Bardin, cresciuto in un orfanotrofio, ascoltando quei racconti, sente di aver trovato finalmente la famiglia che non ha mai avuto.

In nome del legame che si crea tra loro, Ernesto strappa una promessa all’amico: se non sopravvivrà alla guerra, Mario dovrà portare la foto a casa sua, a Ladispoli. E così accade. Durante un attacco al contingente italiano, Ernesto viene ucciso e a Mario tocca onorare l’impegno preso.

A Ladispoli non viene accolto calorosamente, anche per la tristissima notizia che porta. Il dolore è straziante, la diffidenza alta, ma Mario riesce piano piano a farsi accettare e ad entrare nel “clan” del patriarca Filiberto. Comincia a lavorare nella tenuta Bondoli, nella fattoria che è il centro intorno al quale tutto ruota e a cui tutti ritornano.

Finalmente, trova una famiglia e radici forti, oltre ad una donna da amare, anche se da lontano, e che già riempiva i suoi sogni in Cina attraverso i racconti di Ernesto. Oltre a questo, scoprirà pure una serie di segreti e storie che quella fotografia, da cui tutto è cominciato, celava dietro di sé.

Una saga familiare piena di emozioni e sentimenti, forte e delicata allo stesso tempo, che ben descrive la natura umana in un periodo storico lungo e denso di eventi. Il tutto è raccontato con grande capacità, un misto tra poesia e descrizione, realtà e immaginazione, velate da un pizzico di malinconia.

Mario è un personaggio particolare, buono, sensibile, ma anche forte e orgoglioso, segnato da una giovinezza difficile che gli ha insegnato davvero tanto e sono proprio questi insegnamenti che mette a frutto nella vita.

L’autore, Marco Milani, ci appassiona con la sua scrittura e ci coinvolge in una storia che non va letta d’un fiato e in cui tutti possiamo riconoscere le sensazioni umane.

Romano di nascita, da piccolo si trasferisce a Ladispoli dove vive attualmente. Grande appassionato di storia del ‘900, si occupa di medievistica, ma è anche rugbista, pubblicista e grande amante di viaggi. L’inverno del pesco in fiore è il suo primo vero romanzo dopo la pubblicazione di opere minori, tra cui La mano e la zampa, edito dalla Grandi&Associati.

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