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Black Sails 2×08: XVI

Che puntata questa Black Sails 2×08: XVI! a proposito che ne pensate di questo modo di intitolare le puntate? in effetti i classici titoli sarebbero più esplicativi, ma l’idea di nominarle con i numeri romani come si fa con i capitoli dei libri per ricordarci che è il prequel de L’isola del tesoro la troviamo carina.
Tornando alla puntata l’abbiamo trovata spettacolare, perfetta! Eppure la potremmo riassumere in quattro righe, per buona parte dell’episodio non succede molto di eclatante e il ritmo è molto basso, tanto che non ci è difficile prevedere che non tutti concorderanno col giudizio stra-positivo, siamo tornati a ritmi simili a quelli di inizio serie, ma la qualità (premesso che anche allora non trovavamo la serie scadente)  è immensamente più alta. Per fare un paragone ci sono venute in mente le puntate più introspettive di The Walking Dead, un’altra serie da cui qualcuno si aspetterebbe più azione e le vive con insofferenza, con la differenza che troviamo che questo episodio di Black Sails sia stato superiore sotto ogni punto di vista: sceneggiatura, regia e interpreti.
La puntata può essere divisa in tre storyline: la traversata verso Charles Town per riportare Abigail da suo padre, Lord Ashe; l’avanzare del piano di Rackham e Max (e di John Silver che però al momento è in viaggio al suo posto con l’equipaggio di Flint) per impossessarsi dell’oro spagnolo e il finale bomba a sorpresa con quel mega figo di Vane.
 black-sails-funerale-in-mareLa parte preponderante è stata la prima, prevedibilmente lenta e che vede una protagonista inaspettata, la voce narrante di Abigail che tramite l’espediente di un diario che Flint le ha permesso di tenere (del resto non è una prigioniera) ci mostra la sua maturazione a donna adulta e intelligente attraverso la comprensione del fatto che i pirati sono selvaggi che sembrano mostri, eppure sono anche uomini che stringono legami da uomini, che piangono la morte di compagni figli e fratelli e che hanno i loro propri mostri a spaventarli e nel loro caso sono l’impero britannico, la marina britannica e lo stesso padre di Abigail: Lord Ashe. L’accidente che la porta a mutare o meglio a raffinare la visione di questi uomini è la reazione che osserva nei volti di alcuni membri dell’equipaggio al funerale di un uomo che era precipitato da un albero della nave, per tutti un incidente, in realtà si è trattato di un omicidio.

L’uomo era Irving, uno dei due convinti da John Silver a mentire a Flint sull’oro, il tipo è a disagio nel mentire ai suoi compagni, così ridacchia spesso nervosamente, Silver lo rimprovera davanti all’altro complice e poi dice a questo che l’uomo è un problema. Quando l’uomo lo informa che ha preparato un “incidente” come lui aveva richiesto John Silver cade dalle nuvole e cerca di correre a salvare Irving ma è tardi. Ora caro John Silver, anche in questo episodio fino a questo momento avevamo ammirato la tua straordinaria abilità nel parlare agli uomini, ma qui o stai mentendo pure a te stesso o stai perdendo colpi, pure noi avevamo capito che stessi suggerendo di eliminare Irving.

Tornando ad Abigail un po’ le sue considerazioni, un po’ Flint che le racconta la triste storia di come Billy che veniva da una onesta famiglia è diventato un pirata (l’ha fatto perchè la giovane aveva lanciato verso Billy più di un’occhiata di interesse, per quanto fugace e imbarazzata  come ci si aspetta da una giovane lady come lei) fanno si che la ragazza quando ormai sono giunti a Charles Town racconti a Flint e Miranda qualcosa che si era tenuta per se, è vero quello che ha detto che pensa che il padre sia una persona ragionevole, ma che una lettera in cui lui descrisse un misfatto di Flint le fa temere che non lo sarà con lui. Brava ragazza, ma magari avresti potuto farlo prima! Il misfatto di Flint è aver abbordato una nave su cui viaggiava in incognito un personaggio importante ed averlo massacrato, il personaggio era Lord Hamilton … troppo poco! Io l’avrei torturato prima.
Poco dopo Abigail si rifà alla grande, quando Flint e Miranda sbarcano ugualmente chiedendo di vedere Lord Ashe, gli uomini, che si attendevano Vane e di dover pagare un riscatto, prima fanno finta di accontentarli ma poi cominciano a picchiare Flint.  A questo punto Abigail lascia le sue remore e diventa un’adulta, si impone,  dice che conosce l’uomo, che è un vecchio amico di famiglia e così vengono portati da Lord Ashe che dopo aver riabbracciato la figlia guarda Miranda e Flint e dice benvenuti a Charles Town. Domanda: Ashe sapeva che Flint è colui che conobbe come l’ufficiale di marina James McGraw? Se lo sapeva: allora gli sembra tanto ingiustificata la ferocia verso Lord Hamilton? Se non lo sapeva: ha riconosciuto lui e soprattutto Miranda?
black-sails-capitano-flintOvviamente il nostro racconto non può rendere conto del perchè abbiamo trovato così bella questa parte, fidatevi, o meglio non fidatevi se per qualche oscuro motivo vi state spoilerando prima di aver visto l’episodio correte a vederlo. Non solo le considerazioni di Abigail durante il viaggio, non solo Abigail che diventa adulta nel momento in cui ferma gli uomini che prendono a calci Flint, ma la conversazione tra Flint e Miranda, un Toby Stephens ancora una volta perfetto mentre dice a Miranda come è preoccupato che tutto dipenda da come Lord Ashe giudicherà l’uomo che ha davanti e che il Capitano Flint ha fatto cose per cui è difficile pensare che Lord Ashe potrà passarci sopra, eppure lui può solo sperare che guardandolo veda ancora un po’ di James McGraw.

Rackham e Max, qui c’è poco da dire, stanno organizzandosi il più segretamente possibile per il recupero dell’oro, ma il secondo in comando di Jack è rioccupato, sia l’equipaggio che chi osserva da fuori si chiedono del perchè stia svuotando la stiva della nave prima di partire, come se dovesse caricare qualcosa di pesantissimo (per la cronaca: l’oro pesa tantissimo, avete presente i film western con la classica cassetta stipata di lingotti d’oro che viene alzata con appena un po’ di fatica da un uomo solo? completa stronzata, ci vorrebbe un olimpionico di sollevamento pesi e certo non la porterebbe in quel modo), inoltre c’è un altro problema, una volta preso l’oro dove lo mettono al sicuro? Alla fine Rackham prende una decisione, l’unico posto è il forte, diamo una fetta pure a Vane, se i suoi uomini non l’hanno già ammazzato dopo il tradimento di Eleanor gli offro una via d’uscita, una preda per ripagare i suoi uomini della perdita subita. Quindi si dirige al forte.

black-sails-vaneFinale strepitoso: vi abbiamo spoilerato in apertura di articolo sul fatto che Vane non sia morto, ma qualcuno lo aveva creduto? che sarebbe morto? noi per un attimo in questo episodio lo abbiamo temuto, ad onore di come è stata ben costruita la scena. In questo caso urge raccontarla per filo e per segno.
Rackham e il suo secondo arrivano alla porta del forte, bussano ma nessuno risponde, dopo un po si convincono che dentro non deve esserci nessuno ma vedono degli avvoltoi volteggiare in circolo. Quindi vanno a chiamare altri uomini che sfondano il portone, mentre entrano nel cortile interno del forte per un attimo abbiamo pensato “possibile Vane abbia fatto fuori tutti?” sarebbe stato davvero brutta come cosa, cioè davvero troppo incredibile da mandar giù, poi vediamo Rackham alzare lo sguardo verso una specie di croce a cui è legato un uomo con i capelli lunghi che vediamo da dietro, l’uomo viene portato alla spiaggia e vediamo qualcuno che va ad avvertire Eleanor, Eleanor accorre, si vorrà prendere cura di lui? sarà morto? si vorrà sincerare che sia davvero morto? La folla si apre e vediamo che il corpo non è quello di Vane, il poveraccio era il padre di Eleanor! che bomba! ci eravamo scordati che alla fine dello scorso episodio l’avevamo lasciato su una strada buia con qualcuno in vista che l’aveva intercettato lungo il suo viaggio. La miseria! quel diavolo di un Vane ha convinto i suoi uomini a non ammazzarlo e ha cominciato subito a pareggiare i conti, sul cadavere di Mr guthrie ha lasciato un messaggio per la figlia in cui rivela i suoi piani, tanto lei non può farci nulla, lui e i suoi uomini sono anch’essi a Charles Town, arriveranno dal mare, attaccheranno la nave di Flint, la formidabile nave da guerra spagnola, poi torneranno a Nassau con quella, perchè di due cose Vane è convinto: che è stato schiavo e non vuole tornarlo e per lui accettare il giogo dell’impero britannico è come essere schiavo, quindi non vuole questo per Nassau, l’altra cosa naturalmente è che ha diversi conti aperti da mettere a posto.
Che figo che è Vane! Così diverso dall’istruito Flint che forse amiamo di più, ma sotto certi aspetti così simile.

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