Deux Moi (Someone Somewhere) di Cédric Klapisch – Recensione

Deux Moi (2019)

di Cédric Klapisch

con  Ana Girardot, François Civil

e Simon Abkarian

 

 

Rémy Pelletier (François Civil – Le avventure galanti del Giovane Molière, Noi insieme adesso), che ha un lavoro non qualificato e Mélanie Brunet (Ana Girardot – Les Revenants, Escobar), ricercatrice scientifica, sono vicini di casa ma sono talmente presi da mille cose, da non accorgersi, per molto tempo, l’uno dell’altra.

Questo nonostante vadano a fare la spesa nello stesso bazar multietnico gestito da Mansour (Simon Abkarian – Casino Royale, Notre-Dame la part du feu).

E arrivano persino a condividere un delizioso micetto bianco, ovviamente l’uno all’insaputa dell’altro 

Entrambi vittima di una feroce depressione, che li rende apatici e insonne lui e sempre assonnata lei, su consiglio esterno, si rivolgono a degli psicoterapeuti, ignorando che i due siano amici.

Rémy è afflitto da terribili sensi di colpa, sia perché non è stato licenziato mentre i suoi colleghi sì, sia perché è sopravvissuto all’amata sorellina Cecile, che morì quando aveva 7 anni.

Tuttavia questo il giovane lo rivelerà molto più avanti, dopo l’annuale visita natalizia dai genitori.

Mélanie non riesce a superare la fine della sua storia con il suo ex, che l’aveva assorbita a tal punto da far diventare proprie le passioni di lui, arrivando quindi ad annullarsi.

Costretti a iscriversi ai social per provare ad uscire dalla propria apatia e ritrovare la voglia di vivere.

Ana Girardot è Mèlanie Brunet

Attratti e nel contempo spaventati da quel mondo virtuale, hanno spesso strani incubi, in cui finiscono o come parte di un imballaggio – lui – oppure con tutti i potenziali partner a casa propria – lei – di fronte alla madre.

A proposito della madre, la psichiatra farà capire alla ragazza che, senza farlo apposta, è riuscita a perdonare il padre di essersi rifatto una vita ma non la madre.

Questo nonostante lui li abbia abbandonati.

Da rimarcare la traduzione del titolo Deux Moi in inglese “Someone Somewhere” che proprio non ha nessun senso, segno che non solo da noi facciano traduzioni surreali dei titoli dei film.

Da micifiola lasciatemi dire che il gattino bianco è uno spettacolo, non solo perché mi ricorda il mio amato Fuji ma anche perché fa capire quanto i gatti sappiano essere guaritori, in primis delle nostre anime danneggiate, sempre alla ricerca di qualcosa, forse solo di un po’ di amore ed empatia.

Rémy e Mansour nel bazar di quest’ultimo

Una storia che fa capire quanta solitudine ci sia oggi, tra i giovani e che basta un niente per capirsi:

 “Se due io sono se stessi diventano noi”

Ammaliante e coinvolgente la colonna sonora, tra cui spicca la meravigliosa “La Historia De Un Amor” di Arturo Chino HassànCarlos Eleta Almaràn, che unisce spiritualmente Mélanie e Rémy, pur non essendosi ancora conosciuti.

Il giovane, infatti, sentendo cantare questa canzone, ne resta affascinato al punto tale da registrarla.

Potete trovare Deux Moi su Prime:

Deux Moi – Prime Video

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Silvia Azzaroli

Sono una Scrittrice perché quando scrivo mi sento viva e posso visitare nuovi mondi e nuove terre;

Il mio motto è:
"Siamo universi dentro altri universi." (Ho Sognato Babilonia)

Adoro camminare e andare in bici;

Ecologista, Attivista culturale e contro le Malattie Rare, Femminista;

Star Wars/Trek Geek, Proud Hamster, Fringie, Whoovian, MCU Fan, Sci-Fi Geek;

Amo la Fantascienza, che per me è il genere per eccellenza ma apprezzo anche i Noir, i Romanzi storici, i Saggi e il Fantasy;

I Mici, la Musica, l'Arte (Monet, Artemisia Gentileschi, Raffaello, Caravaggio, Renoir, Hopper, Tiziano), il Tennis (King Roger Federer), la Pallavolo(indimenticabile la nazionale maschile di Velasco, Bernardi, Zorzi, ecc, ora adoro Paola Egonu, Alessia Orro e co), il Pattinaggio, Curling e molto altro;

Amo il Cinema la cosiddetta settima arte.

L'elenco dei film preferiti sarebbe infinito posso solo dire che amo tanto il cinema indipendente che i kolossal, basta che mi lascino qualcosa di positivo dentro l'anima e il cervello;

Le Serie tv. Anche qui l'elenco sarebbe infinito.
Metto solo le prime che mi vengono in mente:
Fringe, Twin Peaks, X-Files, Person of Interest, Doctor Who,
The Expanse, 12 Monkeys, Broadchurch, Peaky Blinders,
E.R., Friends, Quantum Leap, Battlestar Galactica,
Fleabag, New Amsterdam, Call the Midwife, Wanda Vision,
Star Trek, Hanna, The Falcon and The Winter Soldier
;

La Letteratura (senza libri non vivo!):

Jane Austen, Banana Yoshimoto, Ray Bradbury, Isaac Asimov,
Robert Heinlein, Arthur Clarke, Agatha Christie, Paolo Rumiz,
Charles Baudelaire, Nilanjana Roy, Giuseppe Ungaretti, Sarah Moss,
Laura Intino, Alessandro Manzoni, Francesco Petrarca, Marcela Serrano,
J.R.R. Tolkien, Mariana Enriquez, Robert Silverberg, Daniel Pennac,
Leigh Brackett, Haruki Murakami, Leigh Brackett, Etty Hillesum,
Virginia Woolf, Oliver Sacks, Priyamvada Natarajan.

Sono affascinata dalla Scienza anche perché volevo diventare medico .
Adoro figure storiche femminili che si sono contraddistinte in questo campo,
in particolare Sabina Spierlein (madre della psichiatria moderna),
Margherita Hack grande astrofisica italiana),
Samantha Cristoforetti (Geniale astronauta italiana).

1 commento

  1. È bello leggere di te! Anche se non succederà che ci conosceremo, mi piace pensare che potremmo essere come due persone che si conoscono da sempre.

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