Fantasmi e Spiriti del Giappone 2 – Cosa vedere

Fantasmi e Spiriti del Giappone 2 –

Come arrivare, Cosa Vedere

C’è tempo fino al 15 gennaio per visitare la mostra

“Fantasmi e spiriti del Giappone – Don’t cross the red bridge”,

allestita a Milano dallo scorso settembre.

La nostra Silvia Azzaroli su queste pagine ha già sapientemente raccontato da scrittrice le sensazioni e le emozioni che suscita questa singolare esposizione, senza fare spoiler (che invece troverete qui).

Io aggiungo qualche informazione con taglio da cronista e da guida turistica.

Innanzitutto la location, in via Vigevano 18 a due passi dalla stazione ferroviaria e dalla metro di Porta Genova.

Tenoha è un concept store tutto sul Giappone, con negozio di libri e gadget, spazio espositivo sul retro, e ristorante-giardino dove si può anche acquistare cibo da asporto o ordinarlo con Glovo.

Per raggiungere gli spazi espositivi occorre seguire dei “nastri” virtuali, ma solo dopo aver ritirato un “pass” per il regno delle ombre…

La mostra segue un’altra esposizione di successo sulle botteghe giapponesi e si estende su circa 1100 metri quadri di superficie, con una dozzina di sale-postazioni.

Il tutto prende le mosse dai libri illustrati dal giovane pittore e illustratore parigino Benjamin Lacombe (coorganizzatore è Ippocampo Edizioni) sulle leggende giapponesi.

Leggende raccolte dal giornalista e ricercatore Patrick Lafcadio Hearn, irlandese (ma nato nell’isola greca di Leucade, o Lefkada, stesso arcipelago di Zacinto o Zante dove nacque Ugo Foscolo) naturalizzato giapponese e noto anche col nome di Koizumi Yakumo dopo aver sposato una signora nipponica.

Naturalmente ci sono varie tavole originali di Lacombe e materiale d’archivio di Hearn: lettere, appunti, edizioni originali dei suoi libri, ricostruzioni di oggetti.

Tuttavia il corpo della mostra è un’ambientazioneimmersiva, a volte interattiva, fatta di ambienti tradizionali giapponesi ricostruiti ma anche scenografie tridimensionali fiabesche, proiezioni, musica e sonorità inquietanti.

Tutto è “fantasmatico”, perfino il minuscolo pupazzetto-spettro che fa le veci delle frecce direzionali indicando con la sua codina dove proseguire nel vero e proprio labirinto dell’allestimento.

Un po’ fantasmatici anche i personaggi in carne e ossa, in costumi tradizionali e maschere, che compaiono a sorpresa durante il percorso.

Alcune scene per completarsi richiedono il passaggio di un visitatore (come l’alzarsi improvviso della nebbia) o addirittura la sua presenza attiva (come nel miracolo del ciliegio), le proiezioni sono automatiche e richiedono un certo tempo di sosta per goderne appieno, e ci sono qua e là delle ‘sorprese’.

Come dei dipinti apparentemente normali, apparentemente semplici riproduzioni dei disegni di Lacombe, che tuttavia mutano impercettibilmente, quasi in modo subliminale.

Dunque non percorrete la mostra distrattamente o di fretta.

I personaggi delle leggende, raccontate in pannelli illustrati e poi “vissute”, sono i più vari: monaci e contadini, pescatori e samurai, e “dall’altra parte” mostri, draghi, ninfe, spiriti e fantasmi anche animali.

Tra porte, sipari di bambù, tendaggi, spiragli attraverso cui occhieggiare, ambienti interni con oggetti casalinghi di uso comune e strumenti di lavoro, vuoti corridoi angoscianti e grandi stanze immersive, si esce emozionati e storditi e anche con un po’ di rammarico che il percorso sia concluso.

Quasi quasi si vorrebbe rimanere “al di là” del ponte rosso che in una foresta innevata segna il passaggio al mondo degli spiriti…

Insomma un’esibizione più che fantasiosa, assolutamente geniale.

Orari di apertura: tutti i giorni 11-20.30 tranne il giovedì 11-22, biglietto 16 euro, ridotto 14, ragazzi 10, gratuità per bambini, accompagnatori di disabili certificati, guide turistiche.

Ecco qualche link per ingolosirvi ulteriormente:

Fantasmi e Spiriti del Giappone – TENOHA EXHIBITION

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