#StarWars8 #TheLastJedi – Recensione – Attenzione Spoiler

Iniziamo a recensire più approfonditamente l’ultimo capitolo della saga di Star Wars: The Last Jedi.

Vi avvisiamo che da qui in avanti saranno presenti pesanti SPOILER!


Sono ancora pochi gli elementi per ricostruire le origini e l’identità di Rey (Daisy Ridley) in “Star Wars: gli ultimi Iedi”, pellicola scritta e diretta da Rian Johnson. La giovane raggiunge l’eremitico Luke Skywalker, addolorato per non essere riuscito a sottrarre il nipote al lato oscuro, nell’intento di convincerlo ad addestrarla. Nutro sentimenti contrastanti riguardo Kylo Ren (Adam Driver) che, a volte, dell’adorato nonno Dart Fener, in realtà, sembra aver preso poco. Di certo risulta difficile immaginarlo allegro, con la battuta felice pronta, ma mi va di farneticare immaginandolo quasi in vena di romanticismo durante un ipotetico appuntamento mentre avanza proposte del tipo: “ti va di passare al lato oscuro?!”. È in questa contrapposizione tra il dire e il fare, tra la volontà di divenire degno erede del nonno e l’assenza di convinzione, che mi appare un po’umorista, senza nulla togliere a Severus Piton!

Inizia, invece, a conquistarmi l’atteggiamento ribelle di Poe Dameron (Oscar Isac), che disobbediente alle autorità; rischia si di peccare di impertinenza ma riesce a scendere dal piedistallo o meglio dal “caccia” e ad affrontare con determinazione le avversità.
Se da un lato ho avvertito la mancanza di Han Solo, dall’altro ho apprezzato la “non resurrezione”, almeno per il momento, in stile Beautiful. Interessante l’evoluzione del personaggio della principessa Leia, per nulla compiacente o patetico, soprattutto a distanza di quasi un anno dalla morte della sua interprete Carrie Fisher; nonostante la sua presenza nella pellicola, credo si avverta in parte un senso di vuoto e malinconia.
Probabilmente verrò linciata, ma tra il Leader Supremo Snoke, meno inquietante di Voldemort, il Maestro Yoda sempre più imparentato col Maestro Shifu e la breve “non” intensa presenza dell’hacker di codici Dj (Benicio del Toro) una vera nota di merito spetta al cromatico e carismatico personaggio di Amylin Holdo, interpretato da Laura Dern. Anche se marginale, resta gradita la presenza dei droidi R2-D2 e C3P8 e di Chewbecca.
Ai fantomatici duelli verbali e a suon di spada laser prediligo l’emozionante incontro tra i due fratelli, Leia e Luke Skywalker: d’un tratto una nuova speranza si infonde e permea una storia in grado di rinnovarsi; chissà forse la possibilità di “convertire un cuore” che al momento punta all’orrore e alla distruzione.

Vedremo cosa accadrà nell’episodio nove di Star Wars, tra due anni. L’anno prossimo ci sarà un altro spin off.

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