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Supernatural 10×23: Brother’s Keeper

Come abbiamo scritto l’altra volta dobbiamo far decantare gli episodi prima di fare la recensione. Ieri la reazione a caldo alla visione di Supernatural 10×23: Brother’s Keeper era stata: buono, che era la mediazione tra l’emozione e l’adrenalina messa addosso da alcune scene e la spiacevole sensazione (che ormai non ci scrolleremo mai più temiamo) che fosse tutto già visto, che poi non è una sensazione ma è una cosa oggettiva. Stamattina riflettendo su come impostare l’articolo la prima considerazione sorta è stata che avevamo già scritto che non avremmo penalizzato la serie perchè alla decima stagione si ripete, cioè come spettatori fa si che difficilmente Supernatural potrà più entusiasmarci sul serio ma cercando di fare una recensione oggettiva sorge un interrogativo “filosofico”: è giusto computare nel giudizio su un episodio queste considerazioni o bisogna tentare di fare tabula rasa di ogni preconcetto e commentare come se fosse il primo episodio che vediamo?
Abbiamo scelto questa seconda strada, dunque il giudizio sull’episodio si dovrebbe alzare no? Il problema è che ripensando all’episodio, malgrado uno svolgimento generale coinvolgente, malgrado l’invenzione della mitologia pre-genesi che ci è piaciuta, malgrado alcune scene pregevoli e alcune speranze positive suscitate per la nuova stagione, ci sono state due cose che ci hanno disturbato profondamente, Una potrebbe essere salvata dagli autori nella prossima stagione ma l’altra è irredimibile.
supernatural-dean-e-rudyIniziamo da una breve disanima della struttura dell’episodio che si apre con Dean che a sorpresa sta lavorando a un caso, come gli sarà venuto in mente? In realtà è stato chiamato da Rudy, un cacciatore che non sembra proprio una macchina da guerra, ma sembra una brava persona. Rudy finora l’avevamo solo sentito nominare durante telefonate, gli autori l’hanno tirato fuori come trovata per il finale di stagione, non è che la cosa ci abbia entusiasmato. Comunque Dean per quel che riguarda la caccia è in piena forma, solo che non ha il minimo interesse nei danni collaterali, che siano dimostrarsi insensibili con una famiglia affranta dal dolore o far ammazzare Rudy che era stato preso come ostaggio,  fa lo stesso.
Nel frattempo Sam spinge su Rowena per trovare una cura per liberare Dean dal marchio, Rowena però rinegozia il suo prezzo, del resto Sam non è riuscito a mantenere la sua parte dell’accordo. Rowena chiede la libertà e tenersi il Codex, cosa che ovviamente Castiel non approva. L’incantesimo richiede tre ingredienti, due reliquie e il sacrificio di qualcosa che chi compie il rito ami. Qualcosa o qualcuno che Rowena ami? ok non c’è speranza … e invece si! viene fuori che secoli addietro Rowena si trovò in un momento di difficoltà e una famiglia polacca la aiutò, in questa famiglia c’era un bambino,
OK ma sono passati tre secoli, il bambino sarà polvere … e invece no! Il bambino si ammalò, Rowena lo salvò e (già che c’era) pure l’immortalità gli donò! Indovinate chi è? Ci arriviamo tra poco.
Crediamo di aver capito come funziona la maledizione del Marchio, quando inizi con la violenza diventa più forte e soggioga la tua volontà, ma a mente fredda puoi riuscire a riprendere il controllo: Dean si rende conto di quello che sta facendo, guardandosi allo specchio vede la faccia di Castiel dopo che l’aveva riempito di botte e poi quella del defunto Rudy, prima fa a pezzi la camera d’albergo poi decide che deve finirla a tutti i costi. Quindi lascia le chiavi dell’Impala nella camera per Sam e se ne va. Evoca Morte e gli chiede di ucciderlo, ma Morte risponde che nemmeno lui può farlo finchè ha il Marchio e che anche se sarebbe in grado di rimuoverlo non lo farà per non scatenare sulla terra l’Oscurità (per ora prendetelo così, spiegheremo nel dettaglio la storia tra le cose che ci sono piaciute).
supenratural-dean-uccide-morteDean se ne può liberare solo passandolo a qualcun altro perchè è necessario il Marchio non vada cancellato. Rimane una possibilità: Morte può spedire Dean letteralmente fuori da questo mondo, dove non potrà fare male a nessuno, ma poiché sa che Sam non si fermerà mai dal tentare di trovarlo e riportarlo indietro, bisogna prima uccidere Sam e dovrà essere Dean a farlo.
Dean chiama Sam, il Wichester più giovane parte e lascia il rito e Rowena nelle mani di Castiel, Castiel a sua volta porta dentro Crowley per trovare i tre ingredienti. Crowley li ottiene tutti e tre, Oskar è il barista riccioluto biondo da cui Crowley si recava spesso, la sua idea forse era cercare di scoprire un punto debole della madre, ma ora l’idea di mettere Rowena  di fronte all’alternativa di dover uccidere l’unico essere che abbia mai amato, se vuole libertà e Codex, solletica non poco il redivivo Re dell’Inferno.
A questo punto corrono parallele le scene di Dean che spiega a Sam che quella è l’unica opzione possibile e Sam che si convince ad accettare il suo fato e quello del fratello e dall’altro  il rito che viene completato da Rowena uccidendo Oskar.
Nello stesso momento Dean con la falce di Morte in mano invece di mietere il fratello con un movimento fulmineo uccide Morte. Qualcuno ha pensato solo per un attimo che Dean avrebbe ucciso Sam?
Finale apocalittico; poco dopo aver ucciso morte Dean viene liberato dal Marchio per via dell’incantesimo di Rowena, quindi viene scatenata l’Oscurità, dall’altra parte Rowena si libera dalle catene e fugge col Codex scatenando Castiel contro Crowley  con l’incantesimo dell’impeto bestiarum che le avevamo visto usare nel primo incontro con i Wichester. Scene finali con Castiel che si avventa su Crowley e l’Oscurità che come un ciclone investe l’Impala con Sam e Dean all’interno.
Iniziamo dalle note positive, cosa abbiamo apprezzato:
_ dicevamo di racconto pre-genesi, prima che Dio creasse il mondo non c’era il vuoto c’era l’Oscurità, Dio e i scuoi generali gli Arcangeli la sconfissero e l’esiliarono, per impedirle di tornare di nuovo nel mondo Dio creò il Marchio che funziona un po’ nei due sensi è sia una chiave d’accesso a quell’oscurità primordiale che un sigillo che la tiene fuori dal Creato, poi diede il Marchio al più forte dei suoi generali, Lucifero, purtroppo l’Oscurità era talmente forte che era troppo anche per Lucifero e lo corruppe, poi Lucifero passò il Marchio a Caino (e questo già lo sapevamo). Davvero carina la storiella:
supernatural-crowley_ abbiamo apprezzato il trionfante ghigno di Crowley nel vedere la madre lacerata dalla scelta, che poi dire ghigno è semplicistico, in realtà. come lo stesso Crowley dice. sull’incapacità di Rowena di amarlo, sul senso di abbandono e rifiuto lui ha costruito il suo regno. Molto bene anche questo;
_  c’è stato ancora tempo per uno scambio di battute che ci ha fatto ridere, ancora una volta per merito del bravissimo Jensen Ackles.
Sam:  che tipo di male? (sarebbe scatenato se il Marchio venisse rimosso invece che passato a qualcun altro)
Dean:  L’Oscurità
Sam: che diavolo sarebbe?
Dean: bé, come ti suona? Suona come una cosa buona?
_ L’Oscurità in realtà è un si e no, la scena dell’Oscurità che arriva era tremendamente simile, per non dire uguale, al finale della seconda stagione con i cancelli dell’inferno che si aprono.  Però a parte che è stata comunque una buona scena, ma coltiviamo la flebile speranza che gli autori potrebbero avere coraggio e fare qualcosa di nuovo: trasformare Supernatural in un simil post apocalittico,  finora abbiamo avuto apocalissi sventate, anche mezze apocalissi in corso ma in realtà non ci hanno mai mostrato i nostri in un mondo post apocalittico, la società ha sempre assorbito il colpo e poi rimosso la stranezza.supernatuial-rowena

Cosa non ci è piaciuto:
_ la morte di Morte, in precedenza ci avevano Mostrato morte come un personaggio davvero mitico, ricordate le precedenti conversazioni con Dean? “alla fine prenderò anche dio” oppure “la gente di solito mi parla con più rispetto” e Dean che balbetta come non l’avevamo mai visto fare “non intendevo …” qui invece Morte è talmente fesso da non prevedere quello che tutti sapevamo che Dean non ucciderebbe mai Sam e gli mette in mano la sua Falce, arma apparentemente in grado di ucciderlo.
L’unica cosa che potrebbe redimere questa scena è che nella prossima stagione si scopra che Morte aveva qualcosa in mente, che  avesse previsto la scena e la morte è una finta, oppure che volesse morire e ci fosse qualcuno pronto a prendere il posto (anche perchè  se non c’è un Morte in carica che succede? nessuno muore più?) ;
_ Castiel: che intenzioni hanno con lui? gli ridanno la grazia ma gli fanno fare il burattino, ora è vulnerabile a tutto: ai pugni di Dean, alla magia di Rowena. Ed inoltre, non per cercare il pelo nell’uovo, ma l’incantesimo usato da Rowena non porta fuori il lato bestiale degli uomini? c’è un problema, Castiel non è un uomo e in lui dell’ospite non è rimasto nulla, di Jimmy Novak in Castiel non è rimasto che l’aspetto, anche perchè il corpo è stato disintegrato e reintegrato;
_ Sam deve morire perchè cercherà di riportare indietro Dean, ci siamo distratti o è questa la motivazione?  capiamo il non arrendersi mai ma non ci risulta che Sam sia Gesù Cristo, davvero Morte non è in grado di spedire Dean in un posto davvero irraggiungibile?  Se davvero volere e potere e quindi Sam è onnipotente, allora  magari i Winchester si sarebbero potuti adoperare un po’ di più per salvare il fratellastro Adam dalla Gabbia.
_ Ma Sam è stupido? ricapitoliamo: Dean lo convince che lui deve essere spedito fuori mondo e lo stesso Sam ucciso, quindi Sam si inginocchia con i suoi occhi da cucciolo … si ma l’incantesimo? Rowena gli aveva detto che era in grado di portarlo a termine e Sam sa che probabilmente lo stanno facendo, magari avvertirli di fermarsi ora che sa che il Marchio è il sigillo che tiene a bada l’Oscurità? Pensate se Dean avesse ucciso Sam e un attimo dopo prima che fosse spedito da morte chissà dove Rowena avesse portato a termine l’incantesimo. L’Oscurità sarebbe stata liberata lo stesso e Sam sarebbe morto invano, una fine degna del premio Darwin.
_ E ancora: Sam che dice “e un giorno quando troverai il modo di tornare …”, che senso ha? Dean sta andando via volontariamente perchè non vuole fare del male, né passare la maledizione a nessuno, se un giorno tornasse si ritroverebbe al punto di partenza.
Alla luce dei lati negativi diamo al finale di stagione un discreto rivedibile, se aggiusteranno la morte di Morte in un modo che non lo faccia sembrare un coglione potrebbe essere innalzato a quasi buono.

Un’ultima cosa: se lo show dovesse perdere Mark Sheppard (non per la situazione in cui abbiamo lasciato Crowley, ci sono voci, pare che abbia detto che forse nella prossima stagione non ci sarà) sarebbe una perdita enorme. Per quel che ci riguarda, Mark, anche in episodi che non hanno nulla da dire, giustifica da solo la visione, lo guarderemmo pure recitare l’elenco telefonico.

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